Via il Ciuccio!
Crisi d’astinenza che manco in Trainspotting!

ciuccio come in trainspotting

2 anni e 10  mesi. DECISIONE PRESA:

VIA il CIUCCIO!

Vincenzo utilizzava il ciuccio solo di notte e per la nanna del pomeriggio, ma abbiamo deciso che era ora di farglielo salutare. Per sempre. E, fortunatamente, mi ero già impuntata l’anno scorso di non farglielo tenere di giorno.

In ogni caso, sapevamo, dopo varie letture in giro e racconti di amici, che sarebbe stato un passo impegnativo.

Io ho iniziato a raccontargli 3 settimane prima che avremmo dovuto dare il ciuccio al gatto che lo avrebbe dato ai suoi gattini che ne avevano bisogno: sì, sembravo una matta e lui mi guardava alla “CHE STAI DICENDO WILLIS?!

Io ero pronta ad almeno una settimana di notti d’inferno.

Abbiamo iniziato il sabato (per non creare disagio durante il sonnellino del nido), dalla nanna del pomeriggio.
Ecco, avete presente la scena dell’astinenza di Rent in Trainspotting 1? Bene, nostro figlio dava le testate contro la porta della sua cameretta invocando il ciuccio… Finché dopo un’ora non è crollato (tutt’ora non sappiamo se a terra o nel suo letto).

Il cuore a pezzi per i pianti effetto sgozzamento, ma sapevamo che:
se avessimo ceduto, sarebbe stato un punto di non ritorno.

La sera, poco prima di andare a nanna, gli abbiamo fatto trovare un piccolo peluche fuori dalla porta d’ingresso, dicendogli che glielo aveva lasciato il gatto per ringraziarlo di aver regalato il ciuccio ai suoi gattini…

A letto ha ovviamente sempre chiesto il ciuccio, ma, con nostra sorpresa non ha neanche “bignato” più di tanto!
Durante la notte si è svegliato un paio di volte per chiederlo urlante, ma con un paio di carezze sugli occhi ricordandogli che non c’era più il suo ciuccio e che aveva invece il suo nuovo peluche si addormentava.
Così non è andata la seconda sera che, durante i 2 risvegli notturni le parole gentili non sono servite, ma le sgridate sì…

La terza sera si è fatto tutta la notte filata!

La quarta notte invece è stata la notte d’inferno che mi sarei aspettata nella prima…

Urla, pianti, grida; le parole gentili non servivano, le sgridate non servivano.

NON SERVIVA NIENTE che riuscisse a calmarlo!

Risvegli ogni ora, finché alle 4.30 è stato accettato nel lettone per sfinimento!

Idem la notte successiva, ma, presi dal “terrore” che prendesse il vizio del dormire nel lettone ci siamo detti BASTA per le prossime notti!

Così, lo confesso, ci siamo chiusi in camera, a chiave. Lui ha provato, nei due risvegli, ad entrare, ma, trovando la porta chiusa, se ne è tornato tranquillamente nel suo lettino (AMORE MIO!)

Abbiamo fatto ancora qualche notte di risvegli, ma se ne tornava nel suo letto

L’astinenza si è conclusa dopo 10 giorni!

E la mattina si sveglia tutto felice dicendo «NO, CIUCCIO!» e io gli chiedo «HAI DORMITO BENE?» e lui tutto felice e sorridente:«SI!»

Questa è stata la nostra esperienza dell’eliminazione del Ciuccio! Non ci possiamo lamentare!

A breve toglieremo anche il pannolino! Aiuto! Ma quella sarà un’altra storia!

BLESS DUMMY FREEDOM!

3 commenti su “Via il <b>Ciuccio</b>!<br>Crisi d’astinenza che manco in Trainspotting!”

    1. Bhè, magari qualcuno fortunato c’è, nel senso che si deve magari “sbattere” meno ad educare… e non è il nostro caso! Ohimè!🙈🙉🙊😂😂😂 Oltre ad impegno e sacrifici mettiamoci pure la PAZIENZA. Ma che fatica!!! Poi io ho la pazienza di un criceto, figuriamoci! Ma ce la faremo!

  1. io dico che bisogna proporre sempre alternative per intrattenere il bambino e fargli lasciare poco a poco la dipendenza dal ciuccio. ad ogni modo tranquilli, non ho mai visto un diciottenne con un ciuccio 😉 oltretutto adesso esistono molti modelli di ciuccio personalizzato in cui scrivere il nome del piccolo o una piccola dedica, mentre che smetta, è un regalo originale 😉

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